Dena DeRose United
HighNote (2016)

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Tracklist

  1. United
  2. Only the Lonely
  3. Clockwise
  4. So Far Away
  5. I’m Glad There is You
  6. Simple Song of Love
  7. Peace
  8. Sunny
  9. Not You Again

Personnel

Dena DeRose vocals & piano
Ingrid Jensen trumpet
Peter Bernstein guitar
Martin Wind bass
Matt Wilson drums

Press

In Tune International Magazine , Dan Singer

I always look forward to each new CD by pianist singer Dena DeRose. Her piano continues to amaze. With each new CD her artistry on the keys only grows and grows. She presents us here with eight totally pleasurable songs. What a surprise they are. “Only The Lonely” (Cahn/VanHeusen) by this time deservedly gets a distaff vocal. She’s certainly a head and ear turner. Her vocal here dramatically underlines just why this became monumentally popular for Sinatra. His moody ballad just got improved. “I’m Glad There Is You” (Dorsey/Mertz) contains a sensational piano solo midway. But that is only the sandwich. The adoring vocal before and after are so uniquely polished. It’s a rhythmic toe tapping vocal. At its conclusion she offers us a wondrous acapella voicing which simply can’t be bettered. “Sunny” (Hebb) has it all, swing vocal and piano, worked to perfection. Dena again has succeeded in a superb presentation for the ears.

Jazz Convention , Guido Michelone

L’eccellente perizia tecnica al pianoforte e la morbida ugola swingante al canto sono gli
ingredienti che fanno dell’italoamericana Dena DeRose una tra le maggiori jazz woman a livello
mondiale nel far propri gli standard di ogni epoca. Impostasi sulle ribalte sempre frizzanti dei
piccoli club della grande Manhattan, Dena si divide artisticamente, già da alcuni anni, tra Stati
Uniti, Europa e Italia. È insieme a una nuova piccola band composta da Martin Wood
(contrabbasso) e Matt Wilson (batteria) e in tre brani Ingrid Jensen (tromba) e Peter Bernstein
(chitarra) che ora in United la jazz singer e piano player riesce a proporre una simpatica
carrellata all’insegna dei grandi classici moderni, canzoni che risultano insomma il frutto
dell’estro di insigni songwriters a stelle-e-strisce. Quando la DeRose appare per la prima volta
ai festival italiani nel 2001, è all’inizio di carriera, ma è già una promessa consolidata; anche dai
dischi, ieri come oggi, si sente come non sia una semplice cantante che si accompagna al
pianoforte, bensì una musicista completa che fa della voce uno strumento; lei nasce come
pianista, ma un problema al tunnel carpale le permette di scoprire doti canore e qualità vocali
del tutto straordinarie. Risulta arduo in tal senso tirar fuori il solito giochino delle influenze,
perché lo stile musicale, pur inquadrandosi fra le grandi narrazioni mainstream e post-bop,
sposa creatività e passione in ogni momento del brano scelto per improvvisare o cantare nel
rispetto per i testi e nell’interplay con la ritmica o con gli altri ospiti più o meno occasionali grazie
a interpretazioni sempre nuove, curiose, sorprendenti, da jazzista autentica. Soprattutto quando
si esibisce in trio: United è un album in grado di creare un’atmosfera di silenzio e attenzione
verso la musica pressoché unica nel jazz per mini ensemble, entusiasmando anche in altri
contesti, in particolare quando si allarga a quartetto e quintetto. Alla fine ogni pezzo di United è
quindi un’esperienza passionale, da sentire e ricordare con la genuina intensità.

All About Jazz , Andrew Hovan
Jazz History Online , Thomas Cunniffe